Dalla moda all’ industria: BYE BYE MADE IN ITALY

Con l’arrivo dei tedeschi di HeidelbergCement, che si mangia Italcementi con un’offerta da 1,66 miliardi di euro, un altro pezzo del Made in Italy se ne va all’estero, insieme a industrie manifatturiere, marchi della moda e dell’agroalimentare. DAI PANETTONI AI GELATI Lunga è la lista delle case italiane dell’industria alimentare finite in mani straniere, a partire dal lontano 1993, quando gli svizzeri della Nestlé si comprarono il marchio Italgel (Gelati Motta, Antica Gelateria del Corso, La Valle degli Orti) ed il Gruppo Dolciario Italiano (Motta e Alemagna). Quest’ultimo è poi ritornato in mani italiane grazie alla Bauli di Verona. Attualmente Nestlé controlla l’ex Italgel insieme a surgelati e salse Buitoni. Il colosso elvetico possiede anche l’acqua minerale Sanpellegrino e controllate (Levissima, Recoaro, Vera, San Bernardo e Panna). Galbani, Locatelli, Invernizzi e Cademartori sono proprietà di Lactalis, il Re del Camembert che si è comprato Parmalat n...