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IL PNRR È UN’OPPORTUNITÀ STORICA MA SONO TROPPI I CORTI CIRCUITO DOVUTI A BUROCRAZIA E NORMATIVE SUPERATE

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  Milano, 7 febbraio 2023 – Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un’opportunità unica per il nostro paese, ma ancora troppi sono gli ostacoli burocratici che impediscono alle positive risorse ed energie umane del Paese di approfittare appieno delle incredibili potenzialità da esso offerte. Operando nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro, qualche giorno fa mi sono imbattuto in una di queste incongruenze, che non solo vanificano la portata del PNRR, ma ledono profondamente i diritti di alcune categorie professionali. Un'incongruenza che potrebbe essere ben presto risolta, facendo della Lombardia l'apripista di una battaglia di civiltà. La faccio breve: per accedere a un posto di dirigente chimico nel Servizio Sanitario Nazionale i candidati devono essere in possesso del diploma di Scuola di Specializzazione in Chimica Analitica. Il problema è che tali scuole di specializzazione in Italia sono state chiuse ben 17 anni fa e dunque nessun chimico da 17

IL TICINO, IL MODELLO ELVETICO E IL DECLINO DELLE PROVINCE DI CONFINE

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Milano, 6 febbraio 2023 – Ogni giorno circa 32 mila residenti della provincia di Varese - solo dalla provincia di Varese! - attraversano il confine con la Svizzera per andare a lavorare in Ticino. A questi se ne devono aggiungere altrettanti, o forse di più, provenienti dalle province di Como e di Sondrio. Stipendi più alti e maggior sicurezza di crescita economica delle aziende locali stanno letteralmente prosciugando le nostre province di confine delle migliori risorse umane nate sul territorio lombardo. Il modello federale svizzero, infatti, ha garantito alle attività economiche dei cantoni elvetici maggiori prospettive di sviluppo e li rendono attrattivi per ogni tipo di lavoratore. Perfino lavori che non richiedono qualifiche elevate sono meglio retribuiti in Svizzera. Dal lato del nostro confine, come hanno avuto modo di sottolineare all'unisono Confindustria e Cgil - almeno per una volta concordi su un punto – dalle colonne del Corriere della Sera, l'alta competitivit

BERLUSCONI, FONTANA E QUELLA LOMBARDIA CHE NON ESISTE PIU’

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Milano, 5 febbraio 2023 – Leggo con divertito distacco, ma anche con un po’ di rammarico, dell’endorsement che Silvio Berlusconi ha fatto ad Attilio Fontana. Niente di strano, dirà qualcuno, dato che sostengono la stessa coalizione. Tuttavia, sono le motivazioni di questo sostegno che mi lasciano basito e incredulo. “Sono orgoglioso di essere un figlio di questa terra lombarda - ha dichiarato Berlusconi per motivare il proprio sostegno alla candidatura di Attilio Fontana, come riporta l’agenzia giornalistica Agi - Sono orgoglioso che la mia famiglia abbia qui le sue radici. Sono orgoglioso di aver vinto qui le mie scommesse di imprenditore. Sono orgoglioso di condividere i valori di una terra al tempo stesso industriosa e solidale, rivolta al futuro ma orgogliosa della sua storia proiettata in Europa, mantenendo però una forte identità territoriale.” Ma come si può conciliare questo spirito - che io condivido, ovviamente - con il sostegno ad Attilio Fontana? Come è possibile che la

AUTONOMIA, PER ALCUNI SOLO UNA GIOCATA ELETTORALE PER ME E’ IL SENSO DELLA MIA ESPERIENZA POLITICA

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  Milano, 4 febbraio 2023 – A una sola settimana dalle elezioni, finalmente, il tema dell’Autonomia comincia a scaldare i cuori degli altri concorrenti alla poltrona di presidente della Lombardia. Il merito – se vosì vogliamo definirlo – è della Lega, che in extremis riesce a portare il Disegno di Legge sull’Autonomia differenziata in Consiglio dei Ministri. Non restava loro altro argomento per provare a convincere i Lombardi, ultima carta giocata per disperazione dal fidato Calderoli per provare a tamponare l’emorragia di voti di Attilio Fontana. Me ne felicito, ma non gioisco. No, perché per me e per decine di migliaia di Lombardi, questa è una cosa seria. Una battaglia politica iniziata oltre trent’anni fa, che non può essere ridotta a mero argomento da campagna elettorale, estremo guizzo di un manipolo di disperati che temono di perdere anche l’ultimo straccio di credibilità di fronte ai pochi elettori rimasti loro. Il tema è politico: di fronte allo strapotere di Fratelli d’Ita

BASTA MAFIOSI AGLI ARRESTI DOMICILIARI IN LOMBARDIA LA REGIONE SI OPPONGA ALLE MISURE CARCERARIE ALL'ACQUA DI ROSE

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  Milano, 2 febbraio 2023 – Un condannato per mafia - Massimiliano Sestito, 52 anni, nato a Rho (Milano) ma la cui famiglia è originaria di Chiaravalle Centrale (Catanzaro) – si trovava agli arresti domiciliari a Pero, quando due giorni fa ha manomesso il braccialetto elettronico e si è dato alla fuga. Affiliato alla 'Ndrangheta catanzarese, condannato per due omicidi - uno dei quali   l’appuntato dei carabinieri Renato Lio nel 1991 - era stato scarcerato da Terni il 12 gennaio scorso. Ed era agli arresti domiciliari. A Pero. Nella mia Lombardia. Era già evaso nell'agosto del 2013, mentre si trovava in regime di semilibertà concessa dal carcere romano di Rebibbia, ed era stato poi riarrestato mentre si trovava in vacanza al mare nel Salernitano. In vacanza. Al mare. Un condannato per mafia. Perché a un tizio del genere abbiano concesso i domiciliari non lo so. Quello che so è che non avrebbe dovuto trovarsi in Lombardia. In Calabria, forse, da cui proviene la sua famigli

FONTANA NON CHIEDE SOLDI ALLO STATO PERCHÉ PENSA DI ESSERE PIÙ BRAVO. MA DAVVERO VUOLE PARLARE DI EFFICIENZA?

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  Milano, 1 febbraio 2023 – Anche oggi il presidente Attilio Fontana non ha perso l’occasione per dimostrare che il suo operato degli ultimi cinque anni è un pesante fardello da sopportare quotidianamente. E nemmeno lui ci riesce, ovviamente… Durante una diretta Facebook organizzata da Fanpage.it si è spinto in un affondo sui temi dell’autonomia nel quale ha palesemente screditato se stesso, senza rendersene conto. Secondo quanto affermato da Fontana, l’autonomia regionale sarebbe prima di tutto una questione di competenze tra Stato e Regioni e non una questione di soldi. Fontana si è spinto a dire che dallo Stato non vuole altri soldi più di quelli che già prende; lui vuole le competenze. Le competenze per svolgere direttamente i servizi che oggi offre lo Stato, perché “abbiamo l’orgoglio di dire che se quel servizio lo facessimo noi sarebbe più efficiente. E’ una questione di responsabilità e di essere più bravi di quanto sia lo Stato”. E poi ancora: “Chi non vuole l’autonomia è

QUATTRO MILIARDI PERSI IN DIECI ANNI DALLA LOMBARDIA UN FIUME DI DENARO CHE NON TORNA PIÙ

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  Milano, 31 gennaio 2023 – In dieci anni il bilancio di Regione Lombardia è passato da 27 a 23 miliardi di euro. Quella che, potenzialmente, sulla carta, è una delle regioni non solo più ricche ma anche più dinamiche d’Europa, in dieci anni ha perso smalto, competitività e capacità di investimento. Quattro miliardi in meno a Bilancio – evidentemente per mancanza di capacità previsionale e programmatica del suo governo – si sono tradotti nel decadimento del trasporto ferroviario regionale, in liste d’attesa ospedaliere lunghe decine di mesi, in piccole e medie imprese alla canna del gas. Il potere d’acquisto dei cittadini lombardi è messo sotto scacco da una crisi economica senza precedenti e la Regione fa poco o nulla per rimediare. Ai Lombardi è mancato il sostegno dell’istituzione territoriale più prossima, ma per il presidente Fontana la colpa è sempre di altri. Il residuo fiscale della Lombardia andrebbe utilizzato per dare sostegno e prospettiva alle imprese, ma anche ai c