Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

QUATTRO MILIARDI PERSI IN DIECI ANNI DALLA LOMBARDIA UN FIUME DI DENARO CHE NON TORNA PIÙ

Immagine
  Milano, 31 gennaio 2023 – In dieci anni il bilancio di Regione Lombardia è passato da 27 a 23 miliardi di euro. Quella che, potenzialmente, sulla carta, è una delle regioni non solo più ricche ma anche più dinamiche d’Europa, in dieci anni ha perso smalto, competitività e capacità di investimento. Quattro miliardi in meno a Bilancio – evidentemente per mancanza di capacità previsionale e programmatica del suo governo – si sono tradotti nel decadimento del trasporto ferroviario regionale, in liste d’attesa ospedaliere lunghe decine di mesi, in piccole e medie imprese alla canna del gas. Il potere d’acquisto dei cittadini lombardi è messo sotto scacco da una crisi economica senza precedenti e la Regione fa poco o nulla per rimediare. Ai Lombardi è mancato il sostegno dell’istituzione territoriale più prossima, ma per il presidente Fontana la colpa è sempre di altri. Il residuo fiscale della Lombardia andrebbe utilizzato per dare sostegno e prospettiva alle imprese, ma anche ai c

MANCANO MEDICI DI MEDICINA GENERALE, QUALCUNO AVVISI FONTANA…

Immagine
Milano, 30 gennaio 2023 – Da più parti amici e conoscenti mi segnalano la carenza di Medici di Medicina Generale sul territorio lombardo: dati alla mano, ne mancano tra il 10 e il 15%. Con una prospettiva ancora più inquietante per i prossimi anni, dato che sono previste decine di pensionamenti solo in Lombardia. C’è una responsabilità diretta di Regione Lombardia, dato che a essa spetta la pubblicazione dei bandi per ammettere il nuovo personale al corso di formazione triennale. Su questo tema manca da anni – nonostante il tentativo di riforma che porta la firma di Letizia Moratti – una programmazione seria per evitare che i bandi vadano pressoché deserti, come è capitato molte volte. Oggi un laureato che vince il concorso per fare il corso triennale da Medico di Medicina Generale riceve uno stipendio di poche centinaia di euro al mese. Come si fa a pretendere che sia un percorso appetibile? Quindi, per tamponare i buchi, Regione Lombardia ha deciso di offrire ai partecipanti del prim

“Vi hanno rinchiuso negli ospedali…” Il 12 e 13 febbraio a #Milano e pro...

Immagine

CHI VOTA FONTANA, VOTA MELONI

Immagine
Milano, 29 gennaio 2023 – Non invidio per niente la posizione del presidente uscente di Regione Lombardia Attilio Fontana. A ogni richiesta di commento sugli ultimi sondaggi disponibili oppone un fermo “è un argomento che non mi appassiona”. Ma come? Se fosse sicuro di vincere ne sarebbe entusiasta, visto che al momento (ma solo al momento, ne sono certo) è quello con la percentuale più alta. Una spiegazione possibile – e dico fintamente che mi dispiace per lui – è che sa bene di trovarsi tra l’incudine e il martello. Il primo scenario è facile da comprendere: se perde, semplicemente, se ne farà una ragione e tireremo tutti un sospiro di sollievo. Il secondo scenario è meno evidente, ma lui lo ha senza dubbio ben chiaro in mente: Fratelli d’Italia è accreditata del doppio dei voti della Lega e da Roma Giorgia Meloni ha già mandato chiari segnali di volere battere cassa qualora la coalizione dovesse vincere. Gli equilibri in Giunta sarebbero ben diversi da quelli attuali e il pre

BOMBE DAVANTI AI BAR E AGGRESSIONI IN STRADA LA SICUREZZA E’ FUORI CONTROLLO

  Milano, 26 gennaio 2023 – Da Seregno a Cinisello Balsamo a Legnano le notizie di cronaca nera di questi ultimi giorni dipingono un quadro terrificante sul tema della sicurezza pubblica. A Cinisello Balsamo solo due giorni fa un ordigno esplosivo ha distrutto la saracinesca di un bar. Un metodo intimidatorio che ricorda da vicino il modo di agire della criminalità organizzata. E’ un segnale molto preoccupante che riporta alla mente scenari che nell’hinterland di Milano non si vedevano da decenni. In Brianza, a Seregno, due giovani criminali hanno quasi ucciso un coetaneo solo per rubargli una felpa griffata. A Legnano, un operatore del Pronto Soccorso è stato aggredito durante il turno di lavoro. E’ evidente che il tema della sicurezza sta sfuggendo di mano alla maggior parte delle Amministrazioni locali, siano esse a guida leghista o democratica. La sicurezza non è una bandiera da esporre in campagna elettorale e poi nascondere. E’ un impegno quotidiano nei confronti dei cit

ROMA E’ PIU’ VICINA DI MANTOVA. ED E’ TUTTA COLPA DI TRENORD

Immagine
  Milano, 25 gennaio 2023 – Avreste mai detto che Roma è più vicina di Mantova? Oppure che andare a Mortara è più difficile che raggiungere Amsterdam? Un nuovo atlante geografico si sta disegnando ai danni dei Lombardi… Da qualche giorno sulla linea ferroviaria Milano-Roma è attivo un treno super veloce che permette di raggiungere la Capitale in tre ore. Intendiamoci, è un bene; viva la tecnologia e gli investimenti infrastrutturali. Ma è possibile che per andare a Mantova – distante meno di 200 km – di ore ce ne vogliano ben due? E’ mai possibile che nel prosperoso Nord la linea Milano-Mortara-Alessandria abbia il pessimo risultato di trovarsi nella top ten nazionale delle peggiori direttrici regionali? La situazione di Trenord è drammatica: ogni mese vengono soppressi duemila treni e ben 2.300 sono quelli con ritardi superiori ai 15 minuti. Ma come fa la gente comune ad andare al lavoro o a scuola? E’ davvero un paradosso che più una località sia vicina e più sia difficile da ra

Il 12 e 13 febbraio #votabenevotaBONI #LetiziaMorattiPresidente

Immagine

CALENDA, VISTO CHE NON HAI LETTO IL PROGRAMMA DI MORATTI, SULL’AUTONOMIA TI FACCIO UN DISEGNO

Immagine
Milano, 24 gennaio 2023 – Anche oggi Carlo Calenda ha dimostrato, ahimé, di non avere mai letto il programma elettorale della candidata presidente Letizia Moratti e continua a sparare stupidate ad alzo zero su cose che non conosce. Questa cosa fa di lui il miglior alleato di Attilio Fontana e non di Letizia Moratti, semplicemente perché accredita le affermazioni del primo e non della seconda. A Fontana, che cerca di screditare la Lista Moratti Presidente dicendo che non siamo per niente interessati all'Autonomia, il buon Calenda risponde dicendo che tanto i Lombardi l'Autonomia non la vogliono, perché porterà più tasse e più burocrazia. C’è qualcosa che non mi torna, davvero… Eppure, al buon Calenda basterebbe ripercorrere senza troppa fatica - non chiedo tanto - la storia recente. Nel 2006 il referendum costituzionale sulla Devolution ottenne in Lombardia il 54,6% dei consensi. Nel 2017 il referendum regionale sull'autonomia raccolse il 96,02% dei consensi dei Lombard

FONTANA, L’AUTONOMIA E L’INUTILE TERRORISMO PSICOLOGICO FINITI GLI ARGOMENTI, INIZIANO LE INVENZIONI

Immagine
Milano, 23 gennaio 2023 – Si chiama “terrorismo psicologico” e Fontana, dopo avere sparso davvero il terrore fra i Lombardi per non avere saputo gestire la pandemia, pensa di vincere così le elezioni. Oggi ha dichiarato che se dovesse vincere il Terzo Polo – lo correggo, si tratta dell’alleanza in favore di Letizia Moratti presidente, che è qualcosa di più e di diverso – la Lombardia dovrebbe dire addio all’Autonomia. Bella faccia tosta! Cosa ha fatto lui per l’Autonomia lombarda negli ultimi cinque anni? In che modo ha sostenuto l’esito dello storico referendum del 2017? Mangiando panzerotti e arancine insieme al suo capo, ex federalista da salotto, oggi assaggiatore gastronomico? Quando sale la disperazione, le si provano davvero tutte… Ora cerca di correre ai ripari, seminando gramigna nel campo altrui. Stia tranquillo, il quasi ormai ex presidente Fontana, l’Autonomia non solo è nel programma elettorale di Letizia Moratti, ma è argomento ben presidiato dal sottoscritto e da mo

FONTANA TAGLIA LE LISTE D’ATTESA IN “ZONA CESARINI” MA E’ SOLO L’ENNESIMO AUTOGOL

Immagine
  Milano, 23 gennaio 2023 – Scopro oggi che fra le priorità di Attilio Fontana in vista di un eventuale secondo mandato c’è il taglio delle liste d’attesa della sanità lombarda. Proprio oggi la Giunta regionale approverà un progetto presentato dall’assessore Bertolaso che mira a ottenere il tanto agognato risultato. Caro Fontana, oggi è il 23 gennaio e fra tre settimane si vota. Secondo me, l’unica cosa che stai tagliando è quel poco di credibilità che ti è rimasta. Hai avuto cinque anni di tempo per pensarci. I Lombardi che necessitano di cure si vedono rimandare di mesi e mesi. Nel frattempo, la Lombardia ha pagato un prezzo altissimo alla pandemia a causa della tua mala gestione dell’emergenza. E tu, oggi, a tre settimane dalle elezioni ci proponi un progetto per tagliare le liste d’attesa? Dove eravate nei cinque anni precedenti? Una volta si chiamava “zona Cesarini”, ma almeno indicava il gol segnato all’ultimo minuto. Qui il tempo è scaduto da un pezzo e tu, francamente, h

UNO STATUTO SPECIALE PER UNA REGIONE SPECIALE

Immagine
  Milano, 22 gennaio 2023 – Con tutte le sue peculiarità, la Lombardia si pone sempre ai primi posti di ogni virtuosa classifica nazionale: prima per prodotto interno lordo, prima per numero di abitanti, prima per numero di province e di comuni (il che testimonia di una ricchezza e di una varietà territoriali unici in Italia), prima per numero di siti Unesco. E’ tra le regioni più dinamiche d’Europa e motore economico del sistema Italia. Sono un figlio orgoglioso di questa terra e penso seriamente che tutte queste peculiarità la rendano speciale, ecco perché credo che anche la Lombardia debba diventare una Regione a Statuto speciale. Le Regioni che attualmente godono di questa forma statutaria privilegiata lo sono per caratteristiche principalmente dovute al loro passato storico e alla loro peculiarità culturale. Una cosa che condivido pienamente, perché sono un fervido federalista. A maggior ragione, dunque, la Lombardia, che guarda al futuro con le sue radici storiche e cultur

Sanità: Non possiamo pensare che un lombardo paghi 2 volte

Immagine

TASSE REGIONALI: L’IRA(P) DELLE AZIENDE

Immagine
  Milano, 21 gennaio 2023 – Interessante la proposta del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: ridurre l’Irap alle imprese che hanno un welfare aziendale in grado di coprire le spese sanitarie dei propri dipendenti. Una proposta che faccio mia perché in linea con gli obiettivi di legislatura del programma elettorale di Letizia Moratti e va nel senso dell’autonomia regionale in tema di fiscalità. Da anni le imprese lombarde sostengono con le loro tasse un impianto fiscale esagerato, che redistribuisce risorse anche alle Regioni meno virtuose e alimenta un sistema fintamente solidaristico e unicamente dispersivo. Le risorse prodotte in Lombardia vengono così disperse senza, però, produrre un vero beneficio alle altre Regioni, se non un fiume di denaro che non si capisce mai dove vada a finire. Alle imprese lombarde, invece, dobbiamo guardare con maggiore rispetto, impegnandoci per una riforma fiscale che prima di tutto reimpieghi le risorse sul territorio, andando incontro a

CARO CALENDA, CE NE FAREMO UNA REGIONE…

Immagine
  Milano, 20 gennaio 2023 – Sarà che Carlo Calenda proviene da ambienti della Roma bene. Sarà che l'aria di Milano gli ha fatto male perché qui si respira il clima del "diamoci da fare" e lui non è abituato, nonostante il suo passato in grandi aziende italiane... Sarà quel che sarà, ma ieri Carlo Calenda ha detto una sciocchezza di dimensioni colossali. Ieri ha espresso sollievo per la mancata candidatura a sostegno di Letizia Moratti di alcuni miei ex colleghi di partito e ha definito "estremista" il loro passato politico. Dimentica, però, che oggi io sono in lista con Letizia Moratti. Io che sono orgogliosamente un figlio del Nord e un promotore fin dai miei esordi politici del concetto di autonomia. Io che ho militato nella Lega Nord finché essa è stata un partito federalista e l'ho lasciata quando quell'ideale è stato tradito. Io che estremista non sono mai stato, ma convinto federalista e autonomista sì. Calenda - che della candidatura di Letizi

Da una parte ti danno dall'altra ti tolgono

Immagine

"LE CASE IMPOPOLARI" CHI ABITA NELLE CASE POPOLARI NON HA LAVORO. CHI DEVE LAVORARE PER MIGLIORARE LE CASE POPOLARI, NON LAVORA. FONTANA, C’È QUALCOSA CHE NON VA

Immagine
  Milano, 19 gennaio 2023 – C’è un tema che giorno dopo giorno mi angoscia sempre più: è la convinzione che la Lombardia – motore economico del Paese – sia sull’orlo del tracollo. Era il luogo più attrattivo per chi voleva provare a giocarsi le proprie carte. Le occasioni di trovare un buon lavoro, una buona sistemazione abitativa, costruirsi un futuro, erano alla portata di tutti coloro che avevano voglia di rimboccarsi le maniche. Su questi territori si sono riversate – e sono state accolte – decine di migliaia di persone provenienti da tutta Italia. E poi cosa è successo? Quotidiane notizie dei giornali ci parlano di come si sia persa l’etica del darsi da fare, tipicamente lombarda, a causa della diffusione di lavori sottopagati e quindi di scarsa qualità. Abitare a Milano è diventato così costoso che molti rinunciano in partenza. Le case Aler gestite dalla Regione stanno andando in malora. Le periferie crollano sotto il peso di un’immigrazione fuori controllo e per nulla intenzio

Bene l’arresto di Messina Denaro. Soprattutto, bene che sconti la sua pena lontano dalla Lombardia. Sono già troppi i mafiosi “in esilio” dalle nostre parti

  Milano, 18 gennaio 2023 – In queste giornate di nebbie e foschie sulla Lombardia, un piccolo raggio di sole è stato portato dalla notizia dell’arresto del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. Il mio plauso e quello di tutti i cittadini lombardi va, senza dubbio, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che hanno collaborato per raggiungere questo importante risultato. La notizia, ovviamente, mi ha portato una ventata di buon umore, soprattutto perché accompagnata dalla conferma che il boss si trova già in regime di 41-bis (il cosiddetto carcere duro) presso la struttura penitenziaria de L’Aquila. Io spero che lì rimanga e non succeda come già altre volte che poi finisca per qualche motivo (un premio? Le cure?) a scontare la pena qui al Nord. Sono già troppi i mafiosi, i camorristi e gli n’dranghetisti che dopo una vita di crimini e schifezze varie vengono “allontanati” dal Sud e spediti dalle nostre parti. Francamente, sapere che almeno questo boss stia scontando la pen

Oggi quello che più mi fa inc.... #sanità

Immagine

Io sto con San Siro, un patrimonio identitario per Milano

Immagine
Milano, 17 gennaio 2023 – A Milano lo si chiamerebbe “on gran rebelot”. Parlo di tutto il dibattito che da anni investe il futuro dello stadio Giuseppe Meazza – noto al mondo come San Siro – e l’ipotesi del suo abbattimento e della sua ricostruzione (dove?). Partiamo da qui, dalla fama che questo luogo ha nel mondo: ci sarà un motivo se viene definito “la Scala del calcio”, no? Il paragone non sembri blasfemo, ma siamo di fronte a una vera e propria “cattedrale”, esattamente come il Duomo. Mica per niente è definito un “tempio” dello sport. E a chi mai verrebbe in mente di abbattere il Duomo? Se la gente arriva da tutto il mondo, non solo per assistere alle partite di calcio, ma per visitare questo luogo, vorrà dire qualcosa? Non ci siamo proprio: San Siro sta bene dove sta! Piuttosto si cerchi di valorizzarlo come avviene per i principali impianti sportivi al mondo. E’ un patrimonio per Milano e va tutelato. Anche perché, se volessimo proprio andare al fondo della questione, bis

Trasporti, una giornata di nero, ordinario scontento e di pessime notizie. Ma per il Pirellone è sempre colpa di qualcun altro…

Immagine
  Milano, 16 gennaio 2023 – “ E’ una somma sconcertante di notizie negative sui trasporti lombardi, quella che sto apprendendo in questi giorni dai mezzi di informazione. Se ieri Letizia Moratti, con il suo solito pragmatismo sempre mirato al bene comune, proponeva di mandare in gara il servizio ferroviario regionale attualmente gestito da Trenord, oggi l’unica cosa che riesce a dire il presidente Attilio Fontana è che la colpa dei disservizi è di chi si occupa della rete ferroviaria, ossia Rfi. Insomma, niente di nuovo sotto al cielo di Lombardia. Quando qualcosa non funziona, è sempre colpa degli altri. Dall’alto dei suoi uffici a Palazzo Lombardia, il presidente Fontana naviga a vista, sempre e comunque. Eppure ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli a leggere la cronaca di questi giorni: Atm ha deciso di tagliare la frequenza di numerose corse urbane per via del caro energia; il numero delle auto dei pendolari in ingresso a Milano è in costante aumento; le lamentele degli ut

Oggi la presentazione dei candidati all’hotel Cavalieri di Milano. Boni: “Pensiamo alla Lombardia, prima di tutto”

Immagine
  Milano, 15 gennaio 2023 – Tanti, tantissimi cittadini questa mattina hanno preso parte alla prima presentazione pubblica della lista Letizia Moratti Presidente, presso l’Hotel dei Cavalieri di Milano. I primi sondaggi vedono Letizia Moratti posizionarsi come il vero competitore del presidente uscente Attilio Fontana, superando Pierfrancesco Majorino, e il clima che si respira all’hotel Cavalieri è sì quello di un giorno di festa, ma soprattutto quello di una concreta possibilità di strappare il governo della Regione allo schieramento di centrodestra. Fra i candidati che hanno tenuto a battesimo questa avventura politica, anche l’ex presidente del Consiglio regionale, Davide Boni. “Oggi si comincia – ha esordito Boni – “con l’obiettivo di riportare la Lombardia al posto che merita, quello in cui dovrebbe essere, cioè al primo posto di questa Repubblica. La concretezza di Letizia Moratti è la garanzia che una volta al governo della Regione, finalmente, la Lombardia potrà giocare il

Letizia Moratti Presidente è un’occasione storica per tornare a lavorare in favore dell’autonomia

Immagine
Milano, 14 gennaio 2023 – Si terrà domani, domenica 15 gennaio, alle 12.30 presso l’Hotel Cavalieri di piazza Missori a Milano la presentazione ufficiale della lista Letizia Moratti Presidente. Dopo avere battuto sul filo di lana tutte le altre formazioni ed essere stata la prima a depositare gli elenchi dei candidati presso il Palazzo di Giustizia di Milano, la lista Letizia Moratti Presidente inizia il proprio impegno in favore di una Lombardia migliore. “Quella che ci si para davanti non è solo una grande avventura”, spiega Davide Boni, candidato nella circoscrizione di Milano e provincia. “E’ un’occasione storica. Dopo trent’anni di governo da parte delle stesse facce e degli stessi schieramenti, possiamo tranquillamente dire che i nostri sogni e le nostre speranze per una Lombardia autonoma, forte e orgogliosa sono stati traditi. Ecco perché sono di nuovo qui. Ho passato gli ultimi cinque anni lontano dai palazzi del potere, vivendo la mia esperienza professionale quotidiana a c

Ponti, Stazioni Autostrade: tra Salvini e Fontana non si sa chi le spari più grosse

Immagine
Milano, 13 gennaio 2023 – Ben 105 milioni per il raddoppio della linea ferroviaria Ponte San Pietro – Bergamo – Montello e altri 30 per il potenziamento dello scalo di Brescia. Lo ha annunciato il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini un paio di settimane fa. Bello, direte voi. Lo sarebbe se ieri l’assaggiatore di specialità gastronomiche a sbafo non avesse annunciato in pompa magna di essere “determinato ad affrontare i dossier siciliani” sia per quanto riguarda strade, dighe e ferrovie che per il grande e ambizioso progetto del ponte sullo stretto. Il ponte sullo Stretto??? Ma davvero? Ancora?!? Mentre la rete stradale, autostradale e ferroviaria del nord Italia va in malora – basti semplicemente anelare di raggiungere il mar Ligure in un fine settimana di vacanza per averne una prova – Salvini è ancora lì a promettere soldi per il ponte di Messina. Ha imparato bene, e fin troppo in fretta, il Ministro Salvini, cosa sia questa bestia malata chiamata “centralismo”: promesse su pro

Lo sconcio balletto delle accise e lo sciopero dei benzinai: a pagarne le spese saranno i Lombardi. Il federalismo fiscale è l’unica soluzione per salvaguardare i nostri territori.

Immagine
Milano, 12 gennaio 2023 – Metti le accise. Togli le accise. Dichiari di toglierle e poi le lasci. Qual è la naturale conseguenza di questo sconcio balletto? I prezzi dei carburanti si alzano all'impazzata e a farne le spese sono i cittadini. L'annuncio dello sciopero dei benzinai - previsto per il 25 e 26 gennaio - non mi sorprende, ma mi fa proprio arrabbiare. Non tanto per il sacrosanto diritto della categoria di protestare in propria difesa, quanto per una totale mancanza di visione economica e politica da parte di un Governo impreparato e contraddittorio. E per la totale assenza di Regione Lombardia sul tema. A farne le spese, dicevo, saranno i cittadini, quelli lombardi prima di tutto! Non basta mandare la Finanza a scovare i soliti furbetti: quelli si metteranno fuori gioco da soli, quando i consumatori si accorgeranno di chi possono fidarsi e di chi no. Ci vuole una visione, che aiuti la Lombardia a emergere da questo pantano, assicurando - magari attraverso un appropria

Trasporto pubblico locale: belli i nuovi treni, ma se il sistema non funziona, a che servono? Si lavori per offrire mezzi gratuiti per i residenti!

Immagine
“Bella la foto, eh? La Regione Lombardia sembra avere davvero un sistema di trasporto pubblico integrato da fare invidia al resto d’Europa. E allora viene spontaneo chiedersi come mai i pendolari si lamentino così tanto… Sarà forse perché il trasporto regionale è troppo caro? Le corse sono sovraffollate? I ritardi insopportabili e sempre troppo frequenti? Oggi un cittadino che per studio, lavoro o semplicemente per il sacrosanto diritto a godere del proprio tempo libero, decide di muoversi, che so? da Monza a Milano, paga la bellezza di 5,20 euro tra andata e ritorno. Se viaggia con la famiglia la cifra si moltiplica per ogni membro. Fa prima e spende meno a muoversi in auto, nonostante i rincari del carburante. E’ così che Regione Lombardia invoglia l’uso dei mezzi pubblici? Per non parlare del Comune di Milano, che aumenta il costo del biglietto urbano e lascia invariato il ticket su Area C, di fatto incoraggiando l’uso dei mezzi privati. Nel Granducato di Lussemburgo i mezzi d

Caro Soumahoro, hai imparato ben presto che “pecunia non olet”

Immagine
  “Come ogni mattina ho iniziato la mia giornata da “lombardo imbruttito” ascoltando la radio”, esordisce Davide Boni. “Solo che ogni tanto mi va il caffè di traverso, come immagino a tanti cittadini onesti, magari già preoccupati dalla crisi energetica, dall’aumento dei tassi del mutuo, dal lavoro che vacilla. Oggi alla radio ho sentito parlare di tal Soumahoro, che di nome fa Aboubakar, un parlamentare appena eletto. E’ coinvolto nell’inchiesta sulle cooperative e ha deciso di dare le dimissioni dal suo gruppo parlamentare. Chi mi conosce sa che non ne faccio una questione di indagini, ma una questione di Etica e di Morale, perché se vuoi dimetterti ti dimetti, ma ti dimetti dal Parlamento, non solo dal tuo partito d’origine, perché sennò è solo fumo. Così non cambia nulla; così è fin troppo facile. Ma come dicevano i latini pecunia non olet e, spiace dirlo, Aboubakar Soumahoro l’ha imparato immediatamente.” #votabenevotaBONI

Ho deciso di candidarmi

Immagine
Ho deciso di candidarmi a Milano, nella lista civica di Letizia Moratti. Ho deciso di provarci, perché non ho più ‘casa’ (politica) ma gli ideali - quelli che molti di voi che mi leggono e conoscono - mi sono rimasti, sono parte di me e la mia storia parla da sé. Perché appoggio Letizia Moratti? Perché è una Lista Civica, non un partito, perché non è di destra né di sinistra, ma per la Lombardia. Non corro contro nessuno, ma per l’ideale, per il cambiamento in senso Federale, passando per l’Autonomia, arrivando alle Macroregioni di Miglio, che non si è mai spento, perché intendo riportarlo all’interno di un gruppo, con un Candidato Presidente che mi ha ascoltato e ha inserito senza perplessità nel suo programma ciò che più mi (ci) rappresenta. Può piacere o no, non è un problema, io ci credo, come quando ho creduto sul Po, a Pontida a Venezia, al referendum sull’autonomia, alla responsabilità dal basso. Cosa mi piace di Letizia Moratti ? Il suo pragmatismo, tipico della nostra terra, l