"LE CASE IMPOPOLARI" CHI ABITA NELLE CASE POPOLARI NON HA LAVORO. CHI DEVE LAVORARE PER MIGLIORARE LE CASE POPOLARI, NON LAVORA. FONTANA, C’È QUALCOSA CHE NON VA

 


Milano, 19 gennaio 2023 – C’è un tema che giorno dopo giorno mi angoscia sempre più: è la convinzione che la Lombardia – motore economico del Paese – sia sull’orlo del tracollo. Era il luogo più attrattivo per chi voleva provare a giocarsi le proprie carte. Le occasioni di trovare un buon lavoro, una buona sistemazione abitativa, costruirsi un futuro, erano alla portata di tutti coloro che avevano voglia di rimboccarsi le maniche. Su questi territori si sono riversate – e sono state accolte – decine di migliaia di persone provenienti da tutta Italia. E poi cosa è successo?

Quotidiane notizie dei giornali ci parlano di come si sia persa l’etica del darsi da fare, tipicamente lombarda, a causa della diffusione di lavori sottopagati e quindi di scarsa qualità. Abitare a Milano è diventato così costoso che molti rinunciano in partenza. Le case Aler gestite dalla Regione stanno andando in malora. Le periferie crollano sotto il peso di un’immigrazione fuori controllo e per nulla intenzionata a farsi parte attiva della società (altrimenti perché accetterebbero di vivere in simili condizioni?). Le persone per bene sono in difficoltà, mentre i malintenzionati vivono tranquilli.

Di fronte a tutto questo, l’amministrazione Fontana ha chiuso gli occhi: nessun intervento per aiutare i nostri giovani, nessun sostegno al lavoro, nessuna manutenzione delle case popolari. E’ ora di dire basta e rimettere il controllo nelle mani dei Lombardi che tengono davvero alla loro terra. Alla loro terra, non alla loro poltrona.

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