Milano: "No al Gelato?" motivazioni dai risvolti fantozziani e fantasia di gusti vietati.

In un momento di grande crisi dei consumi, il comune di Milano, la sua giunta scellerata, decidono di vietare il consumo del gelato da passeggio nelle aree della movida milanese. A dire il vero non si parla di divieto di consumo, ma di divieto da parte del cliente di poterlo consumare al di fuori degli spazi al chiuso, insomma eliminando di fatto il consumo del prodotto da passeggio.
La scelta scatta su richiesta fatta, a loro dire, dai residenti, infastiditi dal via vai nelle zone più frequentate dai giovani milanesi. L'iniziativa comunale ha dei risvolti risibili, sopratutto per quanto riguarda le motivazioni, che vanno dall'ordine pubblico (dopo i fatti di Niguarda la cosa ha dell'incredibile), al decoro della città (anche in questo caso con la città infestata dai writer la motivazione ha risvolti fantozziani).
Proviamo ad immaginare una città che, nei luoghi della movida, veda dopo la mezzanotte, l'aggirarsi di cittadini armati di coni gelato a tre gusti che inseguono residenti cercando di abbatterli a colpi di fragola o pistacchio, senza dimenticare che gli stessi potrebbero divertirsi imbrattando i muri e i monumenti col malaga o il gusto puffo, spruzzando il tutto con granite al limone o menta.
Ho letto divertito e con piacere la rivolta fantasiosa meneghina sui social, dove si è scatenata con hashtag su twitter che passano dai problemi dell'immigrazione al gusto stracciatella, dai nomi di note gelaterie italiane ai problemi delle etnie rom. 
In alternativa suggerirei di aprire nuove gelaterie, pizzerie take away, creperie e bar nelle zone intorno al Monumentale, in fondo i cari estinti godrebbero di maggiori visite. Scusate la battuta, parliamo seriamente, può una città che tra pochi mesi ospiterà una delle più grandi manifestazioni mondiali, quale è l'EXPO, proporre vincoli ad uno dei prodotti alimentari italiani di grande qualità?? Senza parlare dell'attuale grave situazione economica in cui versano i commercianti milanesi, massacrati dalle "gabelle" comunali in costante e progressiva ascesa??
Così facendo aiuteremo solo questa città a diventar ancor più spenta ne triste. 
Ultima puntualizzazione, la delibera parla di iniziativa per evitare assembramenti di fronte ai locali. La virata al centro della giunta aranciane ci ha portato a ricordi di ventenni autoritari, metaforicamente parlando dal libro e moschetto fascista perfetto, siamo passati al silenzio e sorbetto milanese corretto...
Caro sindaco venga a prendere un caffè da me...

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