A Milano il "gioco del gender"? Io dico NO

La motivazione? "Scardinare gli steriotipi del genere". Con questa falsa motivazione la consigliera PD Bocci propone a Palazzo Marino il "gioco del gender" anche a Milano per le scuole dell'infanzia.
Il gioco consiste nello scambio dei ruoli uomo/donna sotto tutti gli aspetti e il Comune sta valutando la possibilità di introdurlo come avvenuto in 45 scuole dell'infanzia in Friuli.
La Giunta arancione si dichiara entusiasta della proposta, è sopratutto la consigliera Bocci a forzare l'iniziativa sostenendo a spada tratta la fondatrice del progetto, Benedetta Gargiulo.
Dopo il caso friulano Lega FdI e Fi hanno presentato interrogazioni parlamentari, anche per dar voce a genitori ed educatrici contrari a questo gioco.
Non capisco perchè per bambini di quell'età qualcuno voglia forzare su argomenti che con la crescita si affrontano liberamente e naturalmente. Imporre ai bambini lo scambio dei ruoli, dei vestiti e il citare i nomi dei genitali non lo trovo corretto nei confronti sopratutto dei genitori che scelgono di educare i loro figli in maniera differente. E' un imposizione frutto di una società malata e non un modo di aggregazione. Io da genitore invito tutti i genitori interessati a dire NO a questa ulteriore pazzia che tanto piace alla giunta Pisapia.

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