Milano - Sicurezza. Boni: “prevenire i reati garantendo un ambiente più sicuro”

In merito al report di fine anno della Questura di Milano sulla criminalità e sull’aumento dei casi di maltrattamenti e violenze sessuali, è intervenuto il Segretario Provinciale di Milano della Lega Nord, Davide Boni:
“I dati che emergono dalla relazione di fine anno da parte della questura milanese - commenta il Segretario Provinciale della Lega Nord, Davide Boni – non possono lasciarci tranquilli. Prendiamo atto che vi c’è stata una sensibile diminuzione di alcuni reati, come i furti ed estorsioni, anche se i fatti di cronaca che ci hanno accompagnato in tutti questi mesi hanno ampiamente dimostrato che molti casi le rapine sono diventate sempre più violente e sanguinose.
Un altro dato che però deve farci riflettere – sottolinea Boni - è quello sulle violenze sessuali, maltrattamenti e stalking con un aumento sensibile dei casi rispetto allo scorso anno. Questo dato è sicuramente frutto della determinazione con cui le donne vittime di questi crimini si rivolgono alle forze dell’ordine, trovando la forza di denunciare i propri aguzzini, spesso anche grazie a una valida rete di assistenza psicologica. Ma tutto questo non basta.

Purtroppo i dati Istat nazionali spiegano che solo il 10% dei reati di questo tipo viene denunciato. Il tasto dolente è che troppo spesso la stessa giustizia non è in grado di dare seguito agli esposti delle vittime, garantendo loro adeguata protezione e nel contempo la certezza della pena per i carnefici.
Per questo – conclude Boni - una città come Milano non può restare con le mani in mano come ha fatto fino ad oggi: deve essere parte attiva nella prevenzione di questi reati, prima di tutto garantendo un ambiente sicuro in cui vivere durante tutto l’anno non solo in occasione di grandi eventi, come Expo, e supportando in ogni modo le vittime di questi crimini, senza più prestare il fianco a culture che vedono la donna come un oggetto.
Il capoluogo lombardo può e deve altresì alzare la voce con il Governo centrale per chiedere una svolta seria nell’azione di contrasto a queste violenze, senza più rifugiarsi in indulti e sconti di pena”.

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