CASO RIINA Uniti al popolo veneto per combattere insieme il radicamento della mafia al Nord

“Da sempre la Lega Nord si batte per impedire la diffusione della malavita al settentrione, iniziata purtroppo molti anni fa con il soggiorno obbligato di boss mafiosi sul nostro territorio. Per questo è inaccettabile che ora il Veneto sia meta imposta per un altro sorvegliato speciale che, invece, dovrebbe restare a vivere nella propria città di origine. Dinanzi a questa ingiustizia il popolo lombardo si stringe attorno a quello veneto, ribadendo la necessità di respingere con forza il tentativo di utilizzare il Nord come una colonia, dove fare soggiornare chi nella propria vita ha commesso reati gravissimi. Una mancanza di rispetto nei confronti delle nostre Regioni, che non possono accettare questa imposizione restando in silenzio”. Così Davide Boni, Presidente del Consiglio della Regione Lombardia, ha commentato la decisione del tribunale di Palermo che ha accolto l’istanza del figlio di Totò Riina, Giuseppe Salvatore, di continuare a scontare la sorveglianza speciale a Padova.

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