Boni: Formigoni ora esagera, pensa solo alla politica romana

Il Presidente del consiglio regionale: serve una svolta

Legge l'ultima agenzia e sbotta. "Ora basta, sta esagerando". Davide Boni è il Presidente del parlamentino lombardo, il numero uno della "quarta assemblea del Paese" come viene pomposamente chiamata l'aula del Pirellone. La tendenza ad "allargarsi" un po' troppo è invece, per Boni, quella di Roberto Formigoni, da sedici anni presidente della Regione Lombardia, e indicato da più parti come una delle personalità più accreditate per guidare il centrodestra nazionale e succedere così a Silvio Berlusconi. "E' un'estate intera che lo sentiamo esternare su tutto. Dal governo alla crisi del Pdl, fino allo stato di salute della Lega e ai rapporti con l'Udc. Ora basta. La Regione Lombardia non può essere usata come un trampolino di lancio per la propria carriera". Nè condannata alla paralisi: "in Regione lavoriamo a spizzichi e bocconi" ammette lo stesso Boni.
Niente giri di parole. La guerra fredda che da mesi si consuma all'interno del centrodestra lombardo è sul punto di esplodere e di farsi calda, caldissima. Gli uomini della Lega ormai lo dicono chiaramente. Nei dibattiti televisivi, dai palchi delle feste di partito "sul territorio". Se Formigoni ha ambizioni "romane", prego. Prenda l'aereo per la Capitale e metta alla prova le sue legittime ambizioni. Quello di Davide Boni ha il sapore dell'ultimatum: "Formigoni rientri nei ranghi". Altrimenti, lascia intendere il presidente del Consiglio regionale, la tensione è destinata a salire.
Tanti i capi d'accusa lumbard sul conto del governatore. Intanto i "quotidiani richiami" alla Lega e al suo capo assoluto, Umberto Bossi. Ma l'accusa più feroce è appunto quella di utilizzare la "vetrina" regionale per altri fini. Un esempio? "Formigoni ha annunciato di volersi mettere alla testa dei sindaci che protestano contro il governo". Gli amministratori del Nord Italia, per la cronaca, si daranno appuntamento lunedì 29 proprio al Pirellone, ospiti dell'auditorium della Regione. E per la cronaca la lista delle partecipazioni si allunga giorno per giorno. Ieri è arrivata una nuova adesione "eccellente" e per nulla scontata, quella del presidente della Provincia, Guido Podestà.
La lunghissima requisitoria di Boni ha un elogio quasi scontato. "La Lega - scandisce - avrebbe tantissime personalità disponibili ad occuparsi a tempo pieno della Regione". Ancora più esplicito? "Noi come Lega, oggi più che mai, pensiamo alla Lombardia".
Lite in maggioranza. Dal fronte opposto Franco Mirabelli, consigliere regionale del Pd, osserva con una certa soddisfazione: "La Lega che attacca Formigoni perchè difende i comuni non è solo un paradosso, ma è l'ennesima prova che questa maggioranza di centrodestra è ormai spaccata e non può più governare nè il Paese nè la Lombardia".

il corriere 26.08.2011

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