Ruby/ Boni: non ho gradito guardie corpo Minetti in sede Regione

Milano, 16 feb. (TMNews) - Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni, non ha "apprezzato" la presenza ieri nella sede dell'assemblea lombarda di due guardie del corpo reclutate da Nicole Minetti, consigliere regionale del Pdl indagata per favoreggiamento della prostituzione nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sul caso Ruby. Una novità dettata dalla necessità di respingere la pressione dei media, ma che per Boni pone dei problemi di gestione dei rapporti tra i consiglieri e la stampa: "Mi chiedo cosa succederebbe se un cameraman pestasse un piede a una guardia del corpo" ha commentato il presidente dell'assemblea ricordando che anche il consigliere dell'Idv Giulio Cavalli ha un servizio di scorta, ma che non lo segue in ogni suo spostamento all'interno della sede istituzionale. Boni ha però aggiunto che ieri, a suo parere, la gestione dei fotocineoperatori "è funzionata meglio che in passato". Da qui la scelta di un'applicazione flessibile del vecchio regolamento che impone agli operatori dei media di sostare solo negli spazi a loro riservati. "Spero che ci sia un rapporto di cortesia e rispetto reciproco. E' giusto che i giornalisti facciano il proprio lavoro, ma devo anche tutelare i diritti dei consiglieri".

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