Pari opportunità: tutte le leggi della Lombardia sotto la lente “rosa”

Sarà composto da sette membri, uomini e donne, eletti dal Consiglio regionale, scelti sulla base di titoli di studio (diploma di laurea in ambito giuridico, economico, politico, sociale e psicologico ) o di comprovata esperienza. Si presenta così il nuovo organismo statutario, denominatoConsiglio delle Pari Opportunità (CPO), che avrà il compito di valutare l’applicazione delle norme antidiscriminatorie, la coerenza degli strumenti di programmazione e legislazione ai principi di pari opportunità, verificandone l’attuazione ed esprimendo parere obbligatorio sulle proposte di legge regionale in materia statutaria, elettorale e di nomine, oltreché su tutti i progetti di legge e atti di rilevanza diretta ed indiretta in materia. Ha, inoltre, il compito di promuovere e sostenere la democrazia paritaria nella vita sociale, culturale, economica e politica della Regione, diffondendo la cultura della parità in Lombardia.

Il progetto di legge, frutto dell’abbinamento di due proposte (una a firma Davide Boni, Franco Nicoli Cristiani e Massimo Ponzoni; l’altra presentata dal gruppo del PD) è stato approvato oggi all’unanimità (61 voti a favore) dal Consiglio regionale, (relatore, Elisabetta Fatuzzo, Pensionati). Il nuovo organismo sostituirà la Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità, istituita dalla l.r. 16/1992.

Il CPO, organismo autonomo, avrà sede presso il Consiglio regionale e durerà in carica i cinque anni della legislatura regionale. I membri possono essere rieletti una sola volta, mentre le funzioni di Presidente e Vice Presidente dovranno garantire la rappresentanza della minoranza. Del CPO non possono fare parte coloro che ricoprono la carica di consigliere o di assessore regionale, provinciale, delle comunità montane, della città metropolitana e comunale, esclusi i consiglieri o gli assessori dei Comuni con popolazione inferiore a 3000 abitanti.

Approvato anche un ordine del giorno (primo firmatario, Franco Mirabelli, PD; altri firmatari SEL, UdC, IdV, PdL, Lega Nord) che impegna l’Ufficio di Presidenza (…) ad assumere celermente le deliberazioni e gli atti per garantire i mezzi indispensabili all’attività del CPO, (…) individuando la struttura di supporto, (…) le risorse umane e strumentali e stabilendo per i componenti un compenso in misura adeguata alle competenze e qualifiche richieste e alle funzioni loro conferite”.

Soddisfazione è stata espressa da tutti i gruppi. Nella discussione sono intervenute le consigliere regionali Sara Valamaggi (PD), Luciana Ruffinelli (Lega Nord), Margherita Peroni (PdL), Chiara Cremonesi (SEL).

La legge prevede che la prima elezione del nuovo organismo debba avvenire entro 120 giorni dall’entrata in vigore.

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