REGIONI: BONI, DOBBIAMO PENSARE AD UNA GRANDE RIFORMA

Bari, 29 nov - Nord e Sud, assieme, possono ''tirar su l'Italia'' ed il federalismo ''che scavalca le barriere politiche'' e' lo strumento con il quale raggiungere questo obiettivo. Lo ha affermato nell'intervento conclusivo Davide Boni, presidente del Consiglio regionale della Lombardia e coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee e delle Province autonome. Per ilpresidente dell'assemblea legislativa lombarda l'attuale classe politica ha anche il compito di recuperare fiducia e credibilita' della pubblica opinione. Alle assemblee legislative e' demandato anche il compito di definire compiutamente la propria funzione, sganciandosi dal vincolo esercitato dagli esecutivi.

''Dobbiamo pensare ad una grande riforma, siamo di fronte ad un sistema vecchio di sessant'anni che non funziona piu' - ha detto Boni - e le Assemblee legislative regionali devono sfruttare ogni possibilita' che viene loro concessa dal federalismo''.

Rosy Bindi, vicepresidente della Camera, si e' soffermata sulle conclusioni a cui il rapporto 2010 sulla legislazione e' pervenuto e sulla necessita' di avviare la riforma strutturale degli assetti istituzionali delle assemblee legislative, a partire dalle modifiche dei regolamenti parlamentari e consiliari, proseguendo con l'ammodernamento delle reti informatiche attraverso le quali condividere le conoscenze su metodi, tempi e procedure delle politiche pubbliche, per giungere, infine, alla riarticolazione, secondo la logica delle politiche euro-nazionali, degli ambiti di competenza delle commissioni permanenti operanti all'interno di ogni singola assemblea.

Per la vicepresidente della Camera, infine, e' necessario che anche il Parlamento, oltre che le assemblee regionali, siano posti nelle condizioni di conoscere il risultati del Rapporto.

Antonio Leone, vice presidente vicario della Camera, ha ammesso che tanto il Parlamento, quanto le assemblee legislative regionali, oggi subiscono le iniziative assunte dagli esecutivi. Tuttavia a fronte di tale situazione le assemblee non riescono a riappropriarsi del ruolo di protagoniste dell'iter legislativo. E' l'autoriforma, come la rivisitazione dei regolamenti, lo strumento di modernizzazione a cui pensa il vicepresidente vicario della Camera dei Deputati che sollecita anche l'Unione Europea a tenere in considerazione le conoscenze che le assemblee legislative nazionali e regionali dispongono in merito a fenomeni specifici ed alle loro dinamiche e sui quali l'Unione assume decisioni spesso difficili da armonizzare.

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