Immigrati/ Lombardia: Meno profughi in Regioni che hanno già dato

Milano, 29 mar. (TMNews) - La Regione Lombardia conferma la propria disponibilità ad accogliere una parte dell'eventuale flusso di profughi dal Nord Africa, ma chiede che il numero di rifugiati destinati a ciascuna regione non sia determinato solo in base alla popolazione locale, ma anche tenendo conto della presenza attuale di stranieri in ciascun territorio. E' quanto chiede al Governo il presidente della Giunta, Roberto Formigoni, intervenuto a margine della seduta del Consiglio regionale. "Il ministro Maroni - ha detto - ha proposto un criterio di ripartizione dei profughi sulla base del numero degli abitanti delle Regioni, io propongo di utilizzare anche ulteriori criteri come quello di calcolare quanti sono gli stranieri già presenti nelle Regioni. Di fronte a una tragedia umanitaria dobbiamo fare tutti il massimo sforzo per salvare persone da morte certa, ma è giusto accogliere tenendo anche conto di chi già accoglie di più".

Quella di Formigoni non è però l'unica osservazione al piano del Viminale concordato la settimana scorsa con la Conferenza delle Regioni. Per Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza e protezione civile, se il Governo dovesse procedere anche in Lombardia con l'allestimento di tendopoli come fatto in Puglia e Sicilia "sarebbe una pessima cosa perché controllare le persone nelle tendopoli diventa un'operazione difficile e molto più rischiosa anche per la popolazione che ci vive intorno. Se il ministro Maroni dovesse indicarci dei siti lombardi non potremmo tirarci indietro, ma spero che non si debbano allestire tendopoli perché darebbe il peggiore dei modi per accogliere e ospitare gli immigrati".

La scelta dei luoghi spetta ai Prefetti, ma la Lega Nord chiede addirittura che la Lombardia sia esclusa in prima battuta dalla divisione: "Noi abbiamo già dato - ha detto il capogruppo del Carroccio Stefano Galli -. Dei profughi si faccia carico tutta l'Europa. Se li prendano Francia e Gran Bretagna per prime, poi anche l'Italia, ma in proporzioni uguali". Quanto all'esclusione di Berlusconi dalla video conferenza a quattro sulla crisi libica, Galli ha osservato in Aula che "oggi a noi pare che il Paese sia lasciato solo da nostri cosiddetti alleati che ci hanno tagliati fuori e ritenuti un Paese di serie b mentre i problemi che ci troviamo ad affrontare sono di serie a".

Oggi il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno del Carroccio di appoggio alle richieste fatte dal ministro Maroni al commissario Ue agli interni, Cecilia Malmstrom, come il potenziamento del Frontex, la condivisione dell'assistenza agli immigrati, la realizzazione di pattuglie congiunte e la realizzazione di un sistema unico di asilo. E' stata poi depositata una mozione bipartisan urgente che impegna il presidente dell'assemblea, Davide Boni, a invitare proprio Maroni a illustrare al Consiglio regionale quanto da lui proposto alle Regioni per l'accoglienza dei profughi. "Se la Lombardia vuole che l'Europa si faccia carico dell'emergenza profughi - ha commentato il capogruppo del Pd Luca Gaffuri - è bene che nessuna Regione italiana indebolisca la posizione dell'Italia. Se vogliamo che la Finlandia ne accolga una quota non possiamo dire che in Lombardia non ne deve arrivare nemmeno uno".

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