TENNIS - COPPA DAVIS Coppa Davis scippata da Napoli: gravi colpe di Pisapia
Approvata oggi dal consiglio regionale una mozione che chiede di svolgere a Milano l’incontro di Coppa Davis Italia-Cile in programma il prossimo settembre. In merito è intervenuto il consigliere regionale della Lega Nord, Davide Boni.
“Abbiamo approvato la mozione che chiede di far tornare a Milano la coppa Davis, ma è chiaro che purtroppo si tratta solo di un atto dovuto, in quanto è stato già praticamente deciso che la sfida Italia – Cile si svolgerà a Napoli, con grande soddisfazione già espressa dal sindaco De Magistris.
A pesare sul piatto della bilancia a favore del capoluogo partenopeo è stata la mancanza di volontà del Comune di Milano, che ha subito abdicato a quello che avrebbe potuto rappresentare il ritorno del grande tennis sotto la Madonnina. La cifra da investire, e che Milano ha voluto risparmiare, sarebbe stata di 60 mila euro. Un costo davvero sopportabile, se si pensa al ritorno di immagine e di indotto che una manifestazione sportiva di così grande importanza avrebbe potuto avere per Milano.
Un’altra beffa per il capoluogo lombardo, una delle poche grandi città d’Europa a non disporre di uno stadio per il tennis e che per questo non ospita nemmeno più un torneo internazionale ATP. Un vero peccato, se si pensa che Milano è la città dove nel 1930 nacquero gli Internazionali d’Italia di tennis, trasferiti dopo cinque anni a Roma per non far più ritorno. Milano è anche la città di Francesca Schiavone, vincitrice nel 2010 del Roland Garros. Ma tutto questo alla giunta rossa di Pisapia non importa, e così Napoli ha agevolmente scippato a Milano questo prestigioso evento.”
“Abbiamo approvato la mozione che chiede di far tornare a Milano la coppa Davis, ma è chiaro che purtroppo si tratta solo di un atto dovuto, in quanto è stato già praticamente deciso che la sfida Italia – Cile si svolgerà a Napoli, con grande soddisfazione già espressa dal sindaco De Magistris.
A pesare sul piatto della bilancia a favore del capoluogo partenopeo è stata la mancanza di volontà del Comune di Milano, che ha subito abdicato a quello che avrebbe potuto rappresentare il ritorno del grande tennis sotto la Madonnina. La cifra da investire, e che Milano ha voluto risparmiare, sarebbe stata di 60 mila euro. Un costo davvero sopportabile, se si pensa al ritorno di immagine e di indotto che una manifestazione sportiva di così grande importanza avrebbe potuto avere per Milano.
Un’altra beffa per il capoluogo lombardo, una delle poche grandi città d’Europa a non disporre di uno stadio per il tennis e che per questo non ospita nemmeno più un torneo internazionale ATP. Un vero peccato, se si pensa che Milano è la città dove nel 1930 nacquero gli Internazionali d’Italia di tennis, trasferiti dopo cinque anni a Roma per non far più ritorno. Milano è anche la città di Francesca Schiavone, vincitrice nel 2010 del Roland Garros. Ma tutto questo alla giunta rossa di Pisapia non importa, e così Napoli ha agevolmente scippato a Milano questo prestigioso evento.”
Signor Boni, mi scusi, se la mette così sembra quasi che sia colpa del disinteresse di Pisapia se Milano non ha uno stadio per il tennis.
RispondiEliminaInternazionali d'Italia a parte – lasciamo perdere gli anni 30 – a Milano dagli anni 70 e fino al 2005 si è svolto il "Milan Indoor", torneo vinto dai vari Borg, Mc Enroe, Lendl, Becker, Ivanisevic e anche da un giovane Federer.
Un torneo importante, quindi, che attirava i più forti giocatori del mondo. Che a Milano ha perso per sempre nel 2005, dopo che nessuno, tra i tennisti di grido, ci veniva più e dopo le vittorie, nelle ultime edizioni, di giocatori quasi sconosciuti come Verkerk, Dupuis e Soderling.
Scusi, signor Boni, chi governava la città nel 2005 e poteva fare qualcosa per salvare il torneo? Pisapia?
E pensare che Albertini non era nemmeno a capo di una giunta rossa... e nemmeno la Moratti e i suoi alleati, che niente hanno fatto per cercare di riportare il torneo, e il grande tennis oggi così desiderato, a Milano...
(giusto per rinfrescare la memoria: http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/19/Lega_giunta_Albertini_chiuso_strappo_co_7_050619030.shtml)