TV Locali: Crisi e Rai in perdita a strangolare un settore d'informazione territoriale

Sono 200 i milioni di euro di perdite stimate che la RAI avrà a fine anno, cifra che basterebbe a riassumere la situazione disastrosa e scandalosa della Tv Pubblica italiana. Disastrosa perché ci sono una serie di cause e scelte strategiche che hanno portato la situazione a questi livelli, complici il deterioramento del quadro macroeconomico, l'aumento dell'aggravio fiscale ha portato al conseguente calo degli investimenti pubblicitari e i costi dei diritti dei grandi eventi sportivi hanno avuto un’influenza negativa sui risultati economici e finanziari del Gruppo, diciamocelo, non basta qualche partita di calcio ed il Festival di San Remo (tra l'altro con cachet milionari) a risollevare un primo semestre in deficit. Scandaloso poiché né il canone che paghiamo e che risulta essere una delle tasse più fastidiose che dobbiamo affrontare all’inizio di ogni anno, né i guadagni pubblicitari sono stati in grado di sollevare il trend finanziario dell’azienda, costretta l’anno scorso ad applicare una politica di contenimento dei costi e di concessioni fatte ai concorrenti e il consiglio di amministrazione ha approvato un pareggio di bilancio. Mentre tutto ciò accade nella lontana viale Mazzini a Roma, qui da noi in Lombardia il nostro apparato di comunicazione ed in particolare le nostre TV locali stanno facendo la parte di Davide contro Golia, senza l’aiuto di nessuno, tantomeno di un canone che supporta e tampona le perdite. Tv locali di 150 dipendenti che ora hanno 100 lavoratori in cassa integrazione, con trasmissioni dove la Presentatrice ricopre il ruolo di tecnica video, audio, valletta e giornalista. Come ho scritto nel comunicato di qualche settimana fa dopo aver partecipato al Convegno sul tema, non va dimenticato inoltre, il fatto che i grandi gruppi televisivi e la stessa Rai hanno praticamente invaso, alla ricerca di fatturato, il settore economico pubblicitario locale, attaccando direttamente alla base il sistema di sostentamento delle Televisioni locali stesse, e mi piace sottolineare dell’importanza che ricoprono le nostre Tv perché ci portano informazioni vicine a noi, perché sono il palcoscenico per la gente che vive le problematiche e (purtroppo) meno spesso i successi di ogni giorno e perché anche i Brand più piccoli possono avere accesso a spazi e contribuire a dar luce alla loro immagine e di conseguenza sostegno ad emittenti più piccole facendole crescere senza dover pagare un fastidioso canone.

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