Sequestro Via San Dionigi: Un armeria al campo rom non può essere sintomo di integrazione.

"Il sequestro di armi, tabacco e rame, effettuato ieri nel campo nomadi di via San Dionigi a Milano non e' certo avvenuto tramite un blitz improvviso e non annunciato: sono mesi ormai che dopo numerosi sopralluoghi, la Lega Nord denuncia una situazione insostenibile nella zona, e che le strutture avrebbero dovuto essere smantellate immediatamente, ma fino ad oggi il menefreghismo della giunta milanese ha ritardato di fatto il compimento di questa operazione".

Un vero e proprio arsenale, con un revolver, una “katana”, un macete, 39 proiettili, quattro tonnellate di tabacco e circa 500 kg di rame, tre persone denunciate è il bilancio del sequestro effettuato dalla Polizia locale di Milano.

“Nel nostro sopralluogo, avvenuto ormai il 12 maggio, avevamo già denunciato una situazione invivibile per i residenti nel quartiere, con la presenza anche di amianto su suolo pubblico, sporcizia e rifiuti e successivamente avevamo depositato denuncia contro il Comune di Milano.

Faccio i miei complimenti alle forze dell’ordine, che con l’azione di forza effettuata, hanno di fatto messo i bastoni tra le ruote alla "macchina criminale rom" e mi auguro che in futuro gli interventi della giunta rossa milanese siano più solerti e decisi per il bene dei cittadini e della città. Trovare l'integrazione con coloro che fanno del delinquere uno stile di vita, mi pare alquanto azzardato nonchè irreale, in quanto le percentuali di delinquenza dei rom sono numericamente conosciute e ben note."

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