PRECARI E CONSULENTI: IL VENTO IN COMUNE NON CAMBIA MAI...
Dossier sulle assunzioni di 43
collaboratori esterni deliberate dalla Giunta Pisapia. Chi sono, quanto
costano. Quali erano state le promesse fatte dal Sindaco a dipendenti comunali
e precari durante e dopo la campagna elettorale. Quale è la realtà dei precari
del Comune di Milano a 100 giorni dall’insediamento del Sindaco.
A cura del Comitato Precari del Comune
di Milano
Collaboratori esterni: Nomi e costi
Tra il 1 luglio e il 9
settembre 2011 la Giunta
guidata dall’ex parlamentare di Rifondazione Comunista Giuliano Pisapia ha
deliberato l’assunzione di 43 figure esterne all’organico del Comune di Milano,
9 delle quali con orario part time. La spesa annua lorda prevista per i loro
stipendi va dai 16.420 euro del presidente dell’associazione Vivere Quinto Isidoro Spirolazzi, ai 284.770 euro dell’esponente del PD di
Milano Davide Corritore, (allegato 1) nominato Direttore
Generale del Comune con delibera di Giunta.
Il totale della spesa lorda
prevista per i 43 esterni supera i 2,2 milioni
di euro annui.
Tra lori vi sono 37
collaboratori assunti a tempo
determinato per tutto il mandato della nuova giunta in ragione dell’art. 90 del
testo unico enti locali che prevede la possibilità, per gli enti che non
presentino bilanci dissestati, di nominare agli uffici di sindaco e assessori
dei dipendenti dell’ente o dei collaboratori esterni scelti al di fuori delle
normali procedure concorsuali per coadiuvare nelle funzioni di indirizzo e
controllo (2).
Oltre a loro la Giunta ha nominato 3 figure
di tipo tecnico-politico che insieme costeranno al bilancio 2,5 milioni di euro
per i 5 anni di mandato: Davide Corritore, Maurizio
Baruffi ex radicale, passato dai verdi e approdato al PD, capo di gabinetto del sindaco (189.00 mila euro lordi all’anno) e
Giovanni Confalonieri 58enne, professionista della politica di Besana Brianza,
ex Democrazia Proletaria, senatore di Rifondazione Comunista oggi passato a SEL,
nominato responsabile dei rapporti con la città di Milano , la cui nomina
comporta una spesa annua di 162.108 euro
(3). Inoltre sono stati nominati 3 consulenti con contratto di
collaborazione coordinata e continuativa: il 24 giugno con la determina
351/2011 Rescalli Fabrizio, capo
progetto del gabinetto del Sindaco che costerà 21.750 euro lordi per 9 mesi di
lavoro, e con la determina 387/2011 Dragone
Marco, ex giornalista dell’agenzia ADN Kronos, che come portavoce del
Sindaco costerà alle casse di Palazzo Marino 55.000 euro per i primi 6 mesi di
lavoro e il capo ufficio stampa, il 45enne bergamasco Giovanni Nani.
La cifra totale degli
assunti è destinata a salire di almeno una unità come confermato dall’assessore
alla Sicurezza Granelli del PD durante la Festa in corso al Palasharp, che
nominerà presto un collaboratore personale.
Il video-messaggio di Corritore: valorizzeremo le
risorse interne…
Mentre venivano deliberate
queste assunzioni, durante i primi giorni di luglio, alla posta elettronica dei
dipendenti del Comune giungeva un video postato da youtube dal Direttore
Generale Corritore in cui dichiarava di voler valorizzare le risorse interne
dell’Ente, tra cui non mancano giornalisti, fisici, avvocati, esperti in
comunicazione, diritto amministrativo spesso utilizzati in settori e ruoli che
esulano dalle loro competenze.
Nonostante ciò,
nell’operare le 43 nomine, la
Giunta non ha svolto nessuna indagine conoscitiva, nessun
colloquio tra i 15.500 dipendenti a tempo indeterminato e tra le centinaia di
precari che da anni garantivano la copertura dei servizi, preferendo assumere collaboratori
esterni con chiamata diretta (tranne in 2 casi) che non avevano mai lavorato in
Comune.
Subito la Cgil , uno tra i sindacati con
più iscritti al Comune di Milano, stigmatizzava questo comportamento con una
lettera indirizzata al Sindaco denunciando nel contempo l’enorme disparità tra
i normali stipendi dei dipendenti e quelli dei nuovi assunti, nonostante l’art.
90 preveda una retribuzione in linea a quella del Contratto Nazionale Enti
Locali (4). La lettera datata 28.6.2011
però, e soprattutto i suoi contenuti, non venivano diffusi da nessun media né
televisivo, né web e non appariva nemmeno in tutte le bacheche sindacali delle
più di 50 sedi di uffici comunali cittadini.
In solo due casi i nominati
dalla giunta erano iscritti alle liste a tempo determinato: si tratta di due ex
dipendenti del Gabinetto del Sindaco della Giunta Moratti: Merinunzia Loporchio e Sara Testa che resteranno ai loro precedenti
ruoli ma vedranno lievitare i loro stipendi rispettivamente a 40.500 e a 38.030
euro lordi l’anno, molto più di quanto guadagnavano da tempi determinati
semplici. Molte delle assunzioni fiduciarie sono state effettuate al livello D,
uno dei più alti nella scala gerarchica dei dipendenti comunali, che equivale
al livello di funzionario. Un assunto a tempo indeterminato nella categoria B,
la più numerosa tra i normali dipendenti, guadagna poco più di 19mila euro
lordi l’anno.
I neoassunti sono così
suddivisi: 16 sono alle dipendenze dirette degli assessori mentre 20 (più 2
co.co.co) sono stati designati al Gabinetto del Sindaco, 2 al Gabinetto del
Vicesindaco di ispirazione cattolica Guida, che è anche assessore
all’educazione. Il costo annuo dei 38 assunti a tempo determinato è di
1.429.260 euro a cui vanno sommati i 76mila euro lordi dei 2 co.co.co., e il
costo dell’ex direttore del quotidiano Terra e portavoce dell’ex Ministro dei
Verdi Pecoraro Scanio, Giovanni Nani. Il giornalista, che è stato nominato capo
ufficio stampa del Sindaco come Co.co.co con contratto giornalistico, costerà
al bilancio 129.959 euro l’anno, mentre il trio Confalonieri-Baruffi-Corritore costerà alle
casse comunali 635mila euro lordi l’anno, oltre 3 milioni di euro per i 5 anni
di mandato della giunta.
Buco in bilancio? Ma… non per tutti
Molti degli assunti senza
concorso hanno fatto parte, a vario titolo, delle forze, dei comitati, e dei
partiti che hanno sostenuto la campagna elettorale di Giuliano Pisapia.
Primo sia per importanza
che per emolumenti è l’avvocato Cosimo
Palazzo, presidente di circolo del PD di zona Vigentina, esperto in diritti
dei migranti, nominato funzionario dall’assessore alle Politiche Sociali
Pierfrancesco Majorino del PD a 64mila euro lordi l’anno. A pari stipendio
troviamo Riccardo Alberti assunto il
24 giugno come portavoce del sindaco. A seguire Ermanno Tritto già consulente della Provincia guidata da Filippo
Penati con l’ex assessore provinciale di Sel, il partito fondato da Niki
Vendola, Daniela Benelli neoassessore al decentramento. L’ex direttore della
libreria Tikkun costa 53mila euro lordi l’anno.
Un altro articolo 90
nominato come consigliere di fiducia degli assessori è Luca Stanzione, ex di Rifondazione Comunista e centro studi Cgil
passato a Sel come l’assessore alle politiche occupazionali Cristina Tajani, che
grava sul bilancio per 42.390 euro lordi l’anno.
Dal Comitato x Pisapia di
zona 4 arriva anche la giovane Ana
Victoria Arruabarrena, nominata funzionario del gabinetto del sindaco con
un contratto a tempo determinato che costerùà alle casse comunali 40.500 euro
lordi all’anno.
Arriva dal laboratorio
politico del PD di ‘Change Milano’ (www.changemilano.it)
il nuovo funzionario dell’assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran, Antonio Bisignano. Costa 42.640 euro
lordi l’anno.
Le assunzioni hanno
riguardato anche la figlia dell’imprenditore Sarfatti, candidato per il PD alle
penultime elezioni regionali morto in un tragico incidente. Caterina Sarfatti funzionaria del
gabinetto del sindaco dal curriculum ricco di qualificate e prestigiose
esperienze all’estero, costerà alle casse comunali 40.500 euro lordi l’anno
(202mila euro lordi per 5 anni).
Ingresso riservato… agli arancioni.
Sul palco nella fatidica
sera di piazza Duomo durante la celebrazione della vittoria del Sindaco, a
gestire gli ingressi dei giornalisti c’era Ilaria
Bartolozzi, giornalista e compagna dell’ex direttore di radiopopolare
Massimo Rebotti. Anche lei, che è stata ufficio stampa del candidato alle
primarie Valerio Onida, è stata premiata con un contratto a tempo determinato
di 5 anni e la carica di funzionario a supporto del sindaco e della giunta
comunale. Costerà al Comune 46.300 euro lordi l’anno. Nell’infornata di chi
aveva aiutato il sindaco nella sua cavalcata elettorale c’è anche Isidoro
Spirolazzi, del Comitato Vivere Quinto (Quinto Romano) ex Lista Ferrante oggi
passato al terzo polo di Gianfranco Fini e Rutelli che è stato assunto
dall’assessore al Bilancio Bruno Tabacci part time, e di Flora Capelluti giornalista dei Comitati x Pisapia che aveva
sostenuto il sindaco sin dalle primarie, assunta dall’assessore al Commercio l’ex
socialista d’Alfonso a 36.000 euro lordi l’anno.
Tommaso Sacchi invece, che guadagnerà 34.280 euro lordi l’anno (circa 1600 euro netti
al mese x 13 mensilità per 5 anni) è uno degli ideatori del riuscito concerto
pro-Pisapia che si è tenuto davanti alla Stazione Centrale pochi giorni prima
delle elezioni.
I precari di Pisapia e la riduzione dei costi della
politica
La prima reazione agli
articoli di denuncia apparsi sulla rete, era stata affidata dallo staff del
sindaco al suo sito di facebook, così attivo durante la campagna elettorale. Il
post diffuso nelle prime due settimane di luglio parlava chiaro dicendo che gli
articoli 90 erano anche loro ‘precari con alte competenze a cui era stata data
la possibilità di lavorare’. Gli articoli postati in rete dal Comitato dei
precari, però, non erano stati realizzati invano. Infatti, durante i primi
giorni di agosto Maurizio Baruffi, capo di gabinetto del sindaco, uno dei primi
accusati di poca coerenza rispetto a quanto promesso durante la campagna
elettorale visti i 189mila euro lordi l’anno che il bilancio del Comune dovrà
garantirgli per i prossimi 5 anni, inviava a organi di stampa ed agenzie un
minuzioso resoconto delle assunzioni (5).
Nelle note, diffuse tra gli
altri dall’agenzia Agi e da Repubblica,diversi esponenti della Giunta
dichiarano con di aver ridotto numero e costi dei consulenti rispetto all’era
Moratti. Dalle cifre pubblicate risulta che il nuovo Direttore generale si sia
ridotto lo stipendio dell’8% rispetto al suo predecessore, mentre il Capo di
gabinetto del sindaco del 12.5%. La giunta si è ridotta il budget di un 7,9%
rispetto a quella del sindaco Moratti.
Nella girandola di
comunicati e articoli l’ufficio stampa del Comune, (6) pubblicava sul sito internet aziendale una smentita sul costo
del contratto di Giovanni Confalonieri, oggetto critiche da parte di Sergio
Piffari, esponente dell’IDV regionale. L’Ufficio del Comune il 27.7.2011,
giocando sui diversi significati delle parole costi e compensi, parla di
compenso di 119.611,76 euro lordi l’anno mentre la delibera di conferimento
dell’incarico dell’ex esponente di Democrazia Proletaria riporta chiaramente la
cifra di 162mila euro, che sono i soldi che usciranno dalle casse comunali ogni
anno per il suo incarico.
Tra i neoassunti, definiti
da uno dei più giovani consiglieri comunali eletti ‘di fiducia’, è restata alla
comunicazione anche Gabriella Polifroni,
che guadagnerà come istruttore dei servizi
amministrativi categoria C ben 41.230 euro lordi l’anno. La Polifroni già
nell’ufficio stampa della precedente giunta, è nota tra antifascisti milanesi
in quanto aveva curato la comunicazione
dell’assessore allo sport Alan Rizzi durante la cosiddetta ‘Settimana Nera’ di
Milano. Nell’aprile del 2010 infatti, era lei che rispondeva con imbarazzati no
comment al telefono a attivisti e blogger che chiedevano conferme sulla
concessione del Patrocinio da parte del Comune di Milano alle iniziative
neofasciste previste in quei giorni. Il volantino apparso sul sito della
formazione neofascista Forza Nuova, infatti, aveva il logo del Comune di Milano,
accusato di aver dato la concessione per l’uso gratuito degli impianti sportivi
del Lido. Il culmine delle iniziative in ricordo di Sergio Ramelli, un giovane
neofascista ucciso negli anni Settanta, che avevano visto svolgersi un concerto
in Città Studi, un corteo in P.le Susa e un torneo di calcetto organizzato al
Lido di Milano, era stato un provocatorio corteo. Nelle vie del quartiere San
Siro, nella giornata del 1 maggio, i neonazisti di Blood and Honur e gli Hammerskin
avevano sfilato protetti dalle forze dell’ordine esponendo vessilli neofascisti
e saluti a braccio teso.
Consulenti d’oro? No, raccomandati d’argento
Tra gli articoli 90 a supporto del Sindaco e
della Giunta comunale troviamo l’ex ufficio stampa della giunta provinciale
Penati Ilaria Modanesi (41.230 euro
lordi l’anno), Ginevra Battistini
30enne direttrice della rivista multiculturale Mixa (46.300 euro lordi l’anno)
e Maurizio Pluda, giornalista
precario del Corsera (41.230 euro lordi l’anno).
Particolarmente ‘pesante’ è
lo stipendio netto che guadagna il funzionario dell’assessorato alla Moda di
Stefano Boeri, Paola Nicolin,
assunta come part time al 50% per 32mila euro lorde l’anno. Porterà a casa,
infatti, circa 1700 euro nette al mese. Di tutto rispetto anche gli stipendi
degli articoli 90 Rocco Mauro, Camilla
Girola, Seu Giovanni e Maria Emanuela Adinolfi, che guadagneranno 46.300
euro lordi l’anno (circa 2500 euro netti al mese).
Le assunzioni sono
continuate, nel quasi totale silenzio della stampa, nei giorni in cui infuocava
il dibattito sugli effetti della manovra economica sugli enti locali mentre
sulle pagine dei più diffusi giornali milanesi gli assessori e il sindaco non
perdevano occasione per annunciare il grave ‘buco di bilancio’, il rischio di
chiusura di molti servizi, gli aumenti di biglietti dell’ATM, l’introduzione
dell’addizionale Irpef. Il Sindaco diffondeva anche una lettera ai cittadini
dall’eloquente titolo: ‘I tagli ai Comuni sono tagli ai tuoi diritti’.(7)
Silenzio stampa
Nomi, identità e costi dei
collaboratori esterni erano stati diffusi già alla fine di giugno dal Comitato
Precari del Comune di Milano (8),
che si è costituito per difendere gli interessi delle centinaia di lavoratori
precari iscritti alle liste a tempo determinato, interinali, cocopro, precari di
partecipate ed ex aziende municipali. Diverse centinaia di precari iscritti
alle liste a tempo determinato, infatti, stanno scadendo visto che non sono
stati più chiamati dopo l’insediamento dell’attuale giunta. Inoltre, durante
l’incontro tra il vicesindaco Guida e i sindacati dello scorso 5 settembre, la
numero 2 della Giunta ha dichiarato che l’attuale amministrazione non
richiamerà più nessun tempo determinato, tranne quelli in sostituzione di
dipendenti assenti per lunghi periodi o maternità, scatenando le proteste di
tutte le Rsu e delle educatrici. Molti precari che lavorano da anni negli asili
comunali in una lettera aperta (9)
inviata ai Comitati x Pisapia denunciano che in queste settimane si vedono
scavalcate da dipendenti delle cooperative, sottolineando la sostanziale
continuità tra le politiche precarizzatrici delle due giunte Moratti-Pisapia.
Le liste dei tempi determinati scadranno, nel silenzio tombale di media e
giunta, alla fine del prossimo mese di dicembre lasciando senza reddito
centinaia di famiglie milanesi. I numeri del fenomeno precarietà, considerato
nella sua interezza e comprendente tutti i lavoratori a termine che hanno
percepito negli ultimi 5 anni un reddito erogato direttamente o indirettamente
dal Comune di Milano, è ad oggi sconosciuto. Nessuno tra i sindacati e i
partiti che siedono nel Consiglio Comunale ha mai protocollato un formale
accesso agli atti al personale di via Bergognone per conoscere la sua reale
dimensione. Gli unici atti in questa direzione sono due accessi agli atti
scritti da precari e protocollati nel mese di luglio. (10)
E’ molto difficile sapere
quanti precari vengano utilizzati dal Comune, visto l’impressionante numero di
enti, società partecipate, fondazioni i cui dirigenti vengono nominati nelle
stanze di Palazzo Marino. Nessuno tra i consiglieri comunali interpellati dai
precari è a conoscenza dell’esatto numero dei precari del Comune di Milano, che
per numero di dipendenti è la prima azienda della città.
Solo due delle redazioni
dei più diffusi giornali di Milano, fino ad oggi, hanno pubblicato i contenuti
di questo dossier nonostante fossero provati da delibere della Giunta
accessibili a tutti sull’albo pretorio on line.
Promesse e realtà
L’enorme scarto tra le
promesse fatte dal sindaco in campagna elettorale e la realtà di oggi, ben
esemplificate dal contratto coi precari (11)
condiviso durante la serata del 3 novembre 2010 (10) alla Casa della Cultura di
via Borgogna e l’intervista con San Precario (12) è stato oggetto di numerose iniziative critiche da parte dei
precari. Tra il 30 maggio e il 30 giugno 2011 scadevano ben 160 contratti a
tempo determinato a vario titolo (intervista con un funzionario comunale che
preferisce mantenere l’anonimato).
Molti precari, così come
molti dipendenti comunali, avevano partecipato attivamente alla campagna
elettorale ed hanno deciso di denunciare la loro situazione con iniziative tra
cui volantinaggi, articoli, denuncie dirette ai Comitati x Pisapia, incontri
con assessori e consiglieri comunali, e un volantinaggio alla festa del PD per
far conoscere la loro drammatica condizione.
Lettere e mail inviate a più riprese a partire dal 25 di giugno a Pisapia,
Corritore e Limonta (13) non hanno
ancora avuto risposta ufficiale dopo 3 mesi dall’insediamento della giunta. Ma
sul web, sulle mail dei dipendenti, nelle bacheche sindacali e con il
passaparola, le denuncie dei precari e la loro indignazione sono emerse più
volte. Il primo portale ad aver pubblicato i dati di questo dossier è stato
Indymedia Lombardia il 1 luglio 2011 negli approfondimenti, subito seguito da
Precaria, Qualcosa di Sinistra e Pisapia Ja Bitte. Il 29 luglio, incalzata dai
numerosi volantini attacchinati dai precari nelle bacheche sindacali e dalle
mail girate tra i dipendenti la
CISL pubblicava il primo volantino di denuncia alle politiche
sul lavoro utilizzate dalla nuova giunta, denunciando di come il bando per la
scelta dei nuovi dirigenti del Comune, invece che essere svolto internamente
dall’Ufficio del Personale, fosse stato appaltato a una ditta esterna per la
cifra di 190mila euro più iva. (14)
Qualcosa si muove?
Solo il 10 agosto Libero (15) a quasi 55 giorni dalle prime
notizie diffuse sul web, pubblicava una breve copia/incollata dalle mail girate
nelle liste utilizzando un nome di intervistata (Carla) che non è presente tra
quelli degli appartenenti al gruppo dei precari in lotta. Anche i numeri
forniti dall’articolista, 156 precari, sono di pura fantasia visto che solo le
educatrici del Comune a tempo determinato sono più di 300.
Solo dopo l’articolo di
Libero il sindaco fermato da una precaria durante la festa dell’Arci
all’Idroscalo lo scorso agosto, dichiarava di aver saputo dell’esistenza dei
precari del Comune negando di aver mai ricevuto le lettere inviate dai precari
sia alla sua mail istituzionale che ai suoi più stretti collaboratori.
In difetto anche il numero
dei precari fornito dall’autorevole Sole 24 ore a firma Sara Monaci nella seconda
settimana di settembre (16), che da
i precari del Comune fermi a quota 300. Molto più completa la pagina realizzata
da Libero l’11 settembre (17) a ben
75 giorni dalle prime nomine degli articoli 90, successiva a una denuncia fatta
dalla CISL del Comune di Milano che pubblicava, nella seconda settimana di
settembre un volantino molto duro sulle scelte della giunta (18), così come il CSA. Anche tutte le
RSU, allora, firmavano il 12 settembre un comunicato (19) in cui condannavano il comportamento del Comune sul fronte dei
precari, senza però citare le cifre impegnate nelle assunzioni dei 43 esterni.
Buco in bilancio o mani bucate?
Venerdì 16 settembre il
Sindaco, che fino a quella data aveva tenuto per sé la delega al Personale, la
conferiva con atto di nomina a Chiara Bisconti, assessore del benessere, tempo
libero e sport, ex direttrice del
personale della multinazionale Nestlè per il gruppo San Pellegrino.
Durante la settimana in cui
più forte è stata la denuncia dei sindaci degli effetti sugli enti locali della
manovra economica varata dal Governo il Comune di Milano ha pubblicato
sull’Albo Pretorio i seguenti provvedimenti di spesa:
8mila euro
per la realizzazione di un video all’Associazione AssabOne.
5200 euro
a Fabio Villa per incarico professionale di assistenza al progetto europeo
Urban Sms
10mila euro
di incarico professionale a Carlo Maria
Catturini per ricerche di archivio sul soffitto di una stanza del castello
Sforzesco
28mila euro
per la creazione dell’Osservatorio Permanente delle dinamiche del mercato del
lavoro
Bando per l’assunzione del
Comandante degli ex vigili urbani dal costo annuo di 140.324 euro
Pagamento degli incarichi
professionali del Museo del Novecento approvata il 3.12.2010 per un totale di 50mila euro lordi ai docenti universitari Lucia Matino, Antonello Negri,
Vincente Todoli, Pierluigi Castagnoli, Flavio Fergonzi.
Spese di vitto e alloggio a
un funzionario del settore tempo libero per partecipare alla Biennale dei giovani
artisti a Salonicco (Grecia) dal 4 al 9 ottobre.
Nuovi mobili per il settore
statistica per 100mila euro
Pagamento dei progetti di
cooperazione per 1.265.000 in
vari paesi di Asia, Africa e Sudamerica alle associazioni no profit e onlus Celim, Mani Tese, Africa 70, Avsi, Coe.
Incarichi professionali per
il progetto ‘Ruolo delle autorità locali nell’agenda comune nord-sud sulla
sicurezza alimentare: 9 mila euro a
Andrea Calori e Silvia Mugnano
Nell’ambito delle
manifestazioni della settimana della moda in corso a Milano, il Comune
conferiva il patrocinio alla sfilata di Roberto Cavalli del 26 settembre
sull’enorme piazzale dell’Arco della Pace, esentando di fatto l’azienda, una
delle maison con più alto fatturato tra quelle che operano in città, dal pagamento
completo della Tassa di occupazione Suolo Pubblico. Una delle poche imposte
locali ancora in carico ai Comuni italiani.
Chiedi gli allegati indicati coi numeri in neretto,
con le fonti relative a quanto sopra esposto complete di nomi, documenti, fotografie,
costi, contratti, delibere, interviste al Comitato Precari Milano,
precarimilano@libero.it
Questo dossier è dedicato a tutti i
precari milanesi, a chi non ce la fa a denunciare la sua situazione, a chi si
vergogna a farlo. Ai tanti che hanno paura di parlare, la maggioranza che vive la
sua condizione di sconfitta in solitudine. E’ dedicato a chi come noi si è
illuso che il risveglio civico delle elezioni del 2011 potesse davvero cambiare
la città e le scelte di chi la gestisce.
Che queste pagine di denuncia siano di
monito a tutti i cittadini affinchè le richieste di verità e di coerenza non
siano mai più relegate al breve tempo di una tornata elettorale, ma che diventino
lo strumento per far tornare Milano esempio per tutta l’Italia.
Milano
20 settembre 2011.
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